Si infiamma la protesta a Taranto, dove operai, sindacati e imprenditori urlano contro la possibile chiusura dell’ex Ilva.
Poco dopo le 8.15 di questa mattina, migliaia di persone hanno preso parte a una manifestazione a Taranto per sollecitare il governo ad adottare iniziative urgenti per scongiurare la chiusura dell’ex Ilva, ora Acciaierie d’Italia. Il corteo, organizzato dai sindacati, ha visto la partecipazione di operai, sindacalisti e imprenditori, uniti nel grido “Via da Taranto!”.
Ex Ilva, la protesta degli operai
Il riferimento univoco di cori, slogan e urla è la multinazionale ArcelorMittal, azionista di maggioranza di Acciaierie, e l’amministratore delegato Lucia Morselli. Gli operai accusano la multinazionale di non aver fatto altro che spegnere lo stabilimento, lasciando migliaia di persone in cassa integrazione.
Le organizzazioni sindacali – Fim, Fiom, Uilm e Usb – sottolineano che la vertenza ex Ilva è ad un punto di svolta decisivo, ma c’è il rischio molto concreto di chiusura dello stabilimento per una volontà ben precisa dell’amministratore delegato, espressione di fatto di ArcelorMittal.
I sindacati hanno infatti spiegato di aver appreso che l’unico altoforno attualmente in marcia, già ridotta, sarebbe il numero 4, che “si sta avviando ad un ulteriore abbassamento della carica e si stanno adoperando anche alla fermata delle batterie 7- 8 determinando di fatto la chiusura definitiva della fabbrica”.
I manifestanti chiedono quindi al Governo, nell’iter di conversione dell’ultimo decreto, di “trovare le opportune garanzie a tutela dei lavoratori e dei crediti delle imprese” per la “salvaguardia ambientale, occupazionale e industriale”.
Una data storica per la città
Le associazioni datoriali Aigi, Confapi e Casartigiani, che partecipano alla manifestazione unitaria, parlano di “data storica per la città”. Per la prima volta, imprenditori e organizzazioni sindacali scendono per strada con le stesse rivendicazioni, in difesa della città di Taranto.
A rischio è la tenuta economica dell’intero territorio perché il default delle imprese e la chiusura della fabbrica si riverbererà sul reddito pro capite di ogni cittadino. La protesta degli operai dell’ex Ilva è chiara: “Via ArcelorMittal da Taranto, il governo intervenga per dare un futuro alle famiglie”.